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Come pulire il polpo, la spiegazione passo per passo

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Fresco e saporito, ottimo nelle insalate estive ma non solo, il polpo è un ingrediente che molti apprezzano e combinano in vari modi, tra loro differenti ma accumunati da un risultato finale gustoso e saporito.

Capiamo però come fare per utilizzarlo e in particolare quali sono gli step da seguire per pulire il polpo stesso.

Passeremo poi in rassegna un paio di ricette che ne prevedono l’utilizzo proprio al fine di valutare le caratteristiche di questo ingrediente.

Come pulire il polpo

La pulizia del polpo è un passaggio fondamentale. In fase di acquisto dovete infatti valutare la disposizione delle ventose, che dovrebbero essere disposte su due file ordinate in caso di polpo di scoglio; due file asimmetriche sono presenti in caso di polpessa; una sola fila in caso di moscardino.

Le ultime due categorie hanno un profilo inferiore. Una volta acquistato dal pescivendolo la prima cosa da fare è individuare (molto semplicemente ad onor del vero) la testa (detta anche tasca) e svuotarla delle viscere.

Questa operazione in alcuni casi viene fatta già prima della vendita, ma è opportuno sapere che è sicuramente il primo passaggio da effettuare per pulire il polpo.

Occorre dunque per prima cosa lavare il polpo mettendolo sotto l’acqua corrente, prestando attenzione anche ai tentacoli e rivoltando bene la sacca.

In questa fase bisognerà procedere anche all’incisione degli occhi, con l’aiuto di un coltellino sottile.

Un altro elemento molto importante da valutare è il dente, che dovrà essere cercato al centro dei tentacoli e poi rimosso (facendo leva con il coltellino). Dopo una ulteriore sciacquata, si potrà procedere alle operazioni di cottura.

Come cuocere il polpo

La cottura può essere effettuata in modo diverso, quella più frequente è senza dubbio la cottura classica che di fatto garantisce anche di presentare un polpo bello anche a vedersi.

Effettuarla è molto semplice, dal momento che sarà sufficiente far fare entra ed esci al polpo, o meglio ai tentacoli, nell’acqua bollente fino a quando il polpo di fatto diventerà più morbido.

La cottura in acqua può essere effettuata anche in acqua spenta. Per farla dovrete fare bollire l’acqua e spegnere il fuoco dopo una decina di minuti, per poi lasciare il polpo in ammollo fino a quando l’acqua non si sarà raffreddata del tutto.

Se non volete portare l’acqua a bollitura, si può far stufare il polpo con dell’olio extravergine di oliva, prima di cuocerlo per 20 minuti con l’aggiunta di spezie o erbe a piacere.

Chi ama invece l’effetto abbrustolito può preparare il polpo grigliato, dalla caratteristica consistenza croccante fuori e morbida dentro.

Come preparare il polpo

Come abbiamo già accennato, il polpo può essere ingrediente di piatti molto semplici, come ad esempio l’insalate di patate, ma si può anche mescolare ad insalata verde e limone.

E poi come non pensare al cocktail di gamberetti, leggero, fresco e gustoso. La carrellata di piatti a base di polpo aumenta se pensiamo anche al carpaccio di polpo, ad effetto ma semplice da preparare.

La ricetta che vi riportiamo di seguito è molto semplice e veloce.

È infatti necessario prendere:

  • 1kg di polpo,
  • 100 gr di carote,
  • del succo di limone,
  • 2 coste di sedano,
  • sale,
  • acqua.

Occorre prendere l’acqua e metterla a bollire, prima di aromatizzare il tutto con sedano, carota, sale e succo di limone (se si vuole, si può aggiungere anche la cipolla).

Il polpo deve essere immerso per 6 o 7 volte in questa acqua fino a quando la carne risulterà tenera, prima di immergerlo per 20 minuti nell’acqua dove dovrà essere lasciato bollire piano per una ventina di minuti, prima di spegnere il fuoco e lasciar raffreddare l’acqua di cottura.

Il ricavato potrà essere tagliato a pezzettini ed aggiunto ad una insalata a base di verdura a foglie verdi e mais. Se preferite potete anche congelare il tutto e utilizzarlo al massimo dopo 2 o 3 mesi.